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Rassegna Stampa - L'Argomento di Oggi 2009-12-29

EMERGENZA MALTEMPO Toscana, poche ore per rinforzare gli argini

Una pioggia insistente ma leggera è cadu­ta ieri, da mattina a sera, sui tetti delle case di Nodica, Migliarino, Massarosa e Torre del Lago, già provate dall’esondazione del fiume Serchio.

I meteorologi annunciano: ci sa­ranno acquazzoni di ben altra portata nella not­te tra giovedì e venerdì. La speranza è che si sbaglino.

O potrebbero essere guai.

ST

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Dalessandro Giacomo

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2010-01-04

3 Gennaio 2010

METEO

Maltempo, la neve è arrivata al Nord

Dalle prime ore di questa mattina, come previsto, nevica sul nord-ovest del Paese: in Piemonte, Lombardia, Toscana, Liguria ed Emilia. Anche a Milano - dove è scattato per tempo il piano antineve - stanno cadendo i primi fiocchi. Per il momento - nel primo giorno pienamente lavorativo dopo le festività di fine anno - il maltempo non sta però creando disagi alla circolazione autostradale. Lo riferisce il gruppo Autostrade per l'Italia.

Sulle strade. La neve, come segnala il sito Autostrade.it, riguarda le autostrade A24 e A25 Roma-Teramo e Roma-Pescara a partire dal versante abruzzese, l'A1 da Chiusi-Chianciano fino a Valdarno e poi intorno a Firenze, da Barberino a Pian Del Voglio e da Canossa a Piacenza, nonché alla barriera di Milano. Neve anche in Lombardia sulla A4, sulla A8, l'A9, in Liguria a Genova e Fino a Savona sulla A10, in Piemonte sulla A26 e A7, e anche in Val d'Aosta, sulla A5 tra Aosta e il traforo del Monte Bianco. Le previsioni meteo della Protezione civile indicano per oggi nevicate soprattutto sul nord-ovest, in diminuzione dal pomeriggio. La neve apparirà invece nel corso della giornata tra Romagna e sud del Veneto e Venezia Giulia. In Toscana settentrionale sono previste nevicate fino a quota 700-900 metri. Neve anche in Umbria e Marche Nel resto della Penisola il cielo sarà coperto o parzialmente nuvoloso, con temperature in aumento nel centro-sud.

 

 

 

 

2010-01-01

1 Gennaio 2010

MASSACIUCCOLI

Maltempo continua, su Toscana

nessuna grave conseguenza

Notte di pioggia anche intensa ma sostanzialmente tranquilla per il lago Massaciuccoli e il fiume Serchio, monitorati a vista da vigili del fuoco e protezione civile. "Resta il prellarme - affermano i vigili del fuoco - per l'ondata di piena prevista fino alle 15 di oggi, ma per adesso non ci sono state situazioni critiche". Il livello del lago Massaciuccoli, secondo quanto appreso dal Consorzio di Bonifica, è cresciuto di circa due centimetri ed è in aumento, considerate le precipitazioni della notte e quelle previste fino alle 19.

Secondo le condizioni metereologiche della capitaneria di porto, il mare è molto mosso, con onde fino a 3 metri, e non consente il deflusso dei canali. I vigili del fuoco, la protezione civile e i tecnici della Bonifica stanno intervenendo anche su un argine del torrente Teso, che attraversa Lido di Camaiore.

 

 

 

 

2009-12-30

 

30 Dicembre 2009

EMERGENZA MALTEMPO

Toscana, poche ore

per rinforzare gli argini

Una pioggia insistente ma leggera è cadu­ta ieri, da mattina a sera, sui tetti delle case di Nodica, Migliarino, Massarosa e Torre del Lago, già provate dall’esondazione del fiume Serchio. I meteorologi annunciano: ci sa­ranno acquazzoni di ben altra portata nella not­te tra giovedì e venerdì. La speranza è che si sbaglino. O potrebbero es­sere guai. Gli occhi, adesso, sono tutti puntati verso l’argine costruito a ridosso del fiume Ser­chio nella frazione di Nodica. Qui, in poche ore, nel giorno di Natale, si è aperta una falla di 180 metri, che non sarà facile riparare. Come sia pos­sibile che il fontanazzo si sia fatto spazio lungo un tratto rettilineo è tutto da chiarire.

Il lavoro di nutrie? Il gesto irresponsabile di qualche con­tadino, che in tempi non sospetti avrebbe aper­to dei buchi per irrigare i propri terreni? Il sin­daco del comune di Vecchiano, Rodolfo Pardini, parla di leggende metropolitane. Tra l’altro - gli fa eco il presidente della provincia Andrea Pie­roni - i lavori di manutenzione dell’argine era­no stati fatti di recente. Intanto però i carabinieri di Pisa hanno inoltra­to alla procura una comunicazione, ipotizzando il reato di disastro colposo. E quella falla fa pau­ra, eccome. Non tanto per quella porzione di terra: "Qui l’e­mergenza sta lentamente rientrando - com­menta l’assessore comunale alla protezione ci­vile, Massimiliano Angori, che dalla notte di Na­tale lavora per evitare il disastro – anche nel ca­so in cui la situazione dovesse di nuovo precipi­tare, ci auguriamo che l’acqua esca molto lenta­mente dalla breccia e inondare, al massimo, le poche fattorie della Bonifica di Vecchiano, pe­raltro già sgomberate " . Il fatto è che in questi giorni le idrovore dovreb­bero pompare 26/ 27 milioni di metri cubi di ac­qua della Bonifica di Vecchiano e riversarli nel la­go di Massaciuccoli, perché da qui possa river­sarsi nel Mar Tirreno attraverso i canali della Bu­falina e del Burlamacco.

"Ma il lago di Massa­ciuccoli – spiega il vicesindaco di Massarosa, Alfonso Del Soldato – è di per sé un bacino del­la portata di non più di 30milioni di metri cubi di acqua. Questa operazione di travaso la si fa in sicurezza in condizioni normali, ma presenta e­lementi di rischio in più laddove il cielo - e lo stato degli argini altrui - non ci aiuta " . Il tutto, dunque, si sta trasformando in una ine­vitabile corsa contro il tempo. Quello necessa­rio a ricostruire l’argine del Serchio, per il quale risultano assai utili dei massi di grandi dimen­sioni arrivati da Carrara e da Campiglia. E quel­lo necessario ad alzare la barriera anche intor­no al lago di Massaciuccoli, " che intendiamo portare ad almeno un metro sopra il livello del mare " dice il vicesindaco di Massarosa. Una corsa cui partecipano cinquanta soldati del Genio militare di Piacenza, dei professionisti in situazioni critiche come questa, ma anche i parà della Folgore, e gli uomini del 10º e 8º Genio gua­statori. Con loro tre macchine per il movimen­to terra e tutto il materiale utile per lavorare an­che di notte. A disposizione un elicottero mul­tiuso dell’aviazione.

E poi i volontari della Protezione civile che gra­vitano intorno ai centri operativi comunali alle­stiti a Vecchiano, a Viareggio e a Massarosa: con­fratelli delle Misericordie, donatori di sangue Fratres, crocerossini, volontari della Pubblica as­sistenza. Nel comune di Massarosa l’ufficio anagrafe ha fatto il conto delle persone da evacuare entro giovedì: dovrebbero essere circa 180. Abitano nel territorio della Bonifica di Portovecchio, la fra­zione di Bozzano nella parte sottostante la fer­rovia, la frazione di Piano del Quercione nell’a­rea vicina al lago, la zona della Piaggetta. Pro­blemi potrebbero sorgere anche per le aziende dell’area industriale di Montramito: sono un cen­tinaio ed occupano un migliaio di dipendenti. Anche Torre del Lago, frazione del comune di Viareggio, è in stato di allerta. L’acqua potrebbe minacciare la villa- museo e il teatro di Puccini dove in estate si svolge il Festival lirico . In que­sta porzione di terra - secondo gli esperti - l’ar­rivo dell’acqua dovrebbe non essere però pro­rompente, ma più lento e forse meglio gestibile. Anche in questo caso - ha annunciato il sinda­co della cittadina versiliese Luca Lunardini - ab­biamo predisposto un piano di evacuazione, che dovrebbe interessare circa quattrocento fami­glie. L’esondazione del Lago di Massaciuccoli? È so­lo l’ipotesi peggiore - dice il vicecapo del Dipar­timento della Protezione civile, Bernardo De Ber­nardinis, dalla Prefettura di Pisa, dove è stata al­lestita una unità di crisi.

Da Lucca Andrea Bernardini

 

 

 

 

 

 

 

CORRIERE della SERA

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2010-01-04

MALTEMPO - allerta neve della protezione civile

Vento e mareggiate sferzano l'Italia

Bloccati su una seggiovia a -11 gradi

Un morto per una frana in Campania. Trovato un cadavere a Fiumicino: forse è l'uomo disperso

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Roma: paura in piazza navona per il crollo di un 'impalcatura

La mareggiata sul Ponente Ligure (Ansa)

La mareggiata sul Ponente Ligure (Ansa)

MILANO - Un nuovo peggioramento delle condizioni climatiche è in arrivo su tutta l'Italia, in particolare sulle regioni centro-settentrionali, con precipitazioni inizialmente nevose fino a bassa quota. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione civile ha emesso un nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse. Le nevicate sono previste a quota di pianura sulle regioni settentrionali e sulla Toscana. A Milano, il vicesindaco Riccardo De Corato ha dichiarato che il piano-neve è già scattato: "A partire dalle ore 4 di lunedì 4 gennaio partirà il preposizionamento dei mezzi spargisale e spazzaneve presso i punti d'incontro. Infatti, secondo le previsioni meteorologiche diffuse dalla Protezione Civile, a partire dalle prime ore del mattino di lunedì e fino alle ore 12, dovrebbero esserci accumuli di neve per uno spessore di 5 cm. E martedì gli accumuli potrebbero arrivare fino a 10 cm".

VALLE D'AOSTA - Ma il maltempo ha già provocato parecchi disagi. Il soccorso alpino della Valle d'Aosta ha evacuato con un elicottero circa 30 sciatori che sono rimasti bloccati su una seggiovia, a 2.500 metri di altitudine, nel comprensorio di Crevacol, a Saint-Rhemy-en-Bosses (Aosta). L'intervento scattato dopo le 10.30 si è reso necessario visto che nella zona la temperatura è scesa a -11 gradi e i tempi di ripristino dell'impianto si stavano prolungando.

LAZIO - Il cadavere di un uomo è stato trovato poco prima delle 16.30 su una scogliera, sul lato del molo nord del porto di Fiumicino, che guarda verso Focene. Tutto lascia supporre, per l'età apparente, secondo quanto si è appreso - ma non c'è ancora l'ufficialità - al 76enne di Ostia, A.M. scomparso sabato nelle acque del canale navigabile. Sul posto gli uomini della Capitaneria di Porto di Roma ed agenti di polizia. Tra le ipotesi circolate, oltre quella di una caduta accidentale legata al maltempo, non è stata esclusa quella del suicidio

CAMPANIA - Sono stati ripristinati tutti i collegamenti con le isole del golfo di Napoli. Dopo due giorni in cui aliscafi e traghetti sono rimasti bloccati a causa del forte maltempo, domenica mattina le corse hanno ripreso a funzionare regolarmente, anche grazie al cielo sereno e all’assenza di vento. Nella serata di ieri sull’isola di Capri si era anche abbattuta una tromba d’aria provocando la caduta di cornicioni e di rami di alberi. Il mare molto agitato con onde altissime e le violente raffiche di vento hanno colpito anche Ischia e Procida. Pochissimi i traghetti che sono riusciti a salpare nei primi due giorni dell’anno. Un uomo è morto sabato travolto da una frana ad Atrani, sulla costiera amalfitana. Era lo chef del ristorante "Zaccaria" parzialmente distrutto dal crollo di alcuni massi da un frontone di una montagna sulla costiera.

COLLEGAMENTI CON LE ISOLE - Difficili i collegamenti con le isole anche nelle altre regioni. Per giorni le Eolie sono rimaste isolate per il maltempo e oltre 400 le persone, tra cui molti turisti, sono rimaste bloccate dopo aver trascorso il Capodanno nelle isole dell’arcipelago. Nel pomeriggio di domenica i collegamenti con la Sicilia si sono sbloccati, con la partenza da Milazzo della nave "Laurana" della Siremar carica di passeggeri e soprattutto lavoratori pendolari che da tre giorni erano, a loro volta, bloccati nella città del Capo. La stessa nave riporterà da Salina, Lipari e Vulcano turisti, villeggianti e isolani in attesa. Il mare mosso e il forte vento hanno reso difficoltosi anche i collegamenti con l'Isola del Giglio (Grosseto).

LIGURIA E TOSCANA - Una violenta mareggiata, con onde alte fino a quattro metri e mare forza otto, ha flagellato ieri la Liguria. Scongiurata invece la temuta piena del fiume Serchio e del Lago di Massaciuccoli, rientrata anche la piena dell’Arno, del Tevere e dell’Aniene.

 

03 gennaio 2010

 

 

 

2010-01-01

Una barriera realizzata con 25 mila tonnellate di pietre

Serchio, alle 13 del 1° gennaio

si vedrà se l'argine provvisorio regge

Alla Protezione civile c'è un cauto ottimismo. Il lago di Massaciuccoli non dovrebbe esondare. Polemiche

La costruzione dell'argine provvisorio del Serchio (Ansa)

La costruzione dell'argine provvisorio del Serchio (Ansa)

TORRE DEL LAGO – Ore 13, minuto più minuto meno, del primo giorno del nuovo anno: il 2010. È questa l’ora della piena fatidica del Serchio a Nodica, in provincia di Pisa, e con essa si saprà se il primo argine provvisorio, una barriera realizzata con 25 mila tonnellate di pietre, reggerà alla furia delle acque. I tecnici sono ottimisti: "Abbiamo realizzato una struttura solida e funzionale. Siamo sicuri che reggerà al 100%".

PIENA - La mattina di San Silvestro a Pisa c’è stato un summit della Protezione civile al quale ha partecipato il vice capo della Dipartimento nazionale, Bernardo De Bernardinis, prefetto, tecnici e forze di polizia. C’è un cauto ottimismo perché gli esperti prevedono un’onda di piena dai 300 ai 500 metri al secondo. Un terzo di quella spaventosa massa d’acqua (oltre 1.500 metri cubi al secondo) che la vigilia di Natale ha rotto gli argini del fiume Serchio riempiendo quasi completamente le terre di bonifica, ha invaso la zona industriale allagando più di duecento aziende, ha costretto vigili del fuoco e uomini della protezione civile a evacuare più di cinquecento persone.

LAGO - I lavori per rafforzare gli argini del Serchio ed evitare dunque che l’acqua limacciosa raggiunga il lago di Massaciuccoli sono continuati sino a notte. Così come sul lago di Puccini le squadre di soccorso hanno continuato a collocare sacchetti di sabbia (ne sono stati posizionati 44 mila e altri 80 mila stanno arrivando dall’Emilia Romagna) e sono pronte a intervenire in caso di tracimazione considerata però molto remota. "Il livello del lago si è ulteriormente ridotto di un centimetro", ha detto De Bernardinis, "adesso stiamo lavorando ai bacini dell'Alta Garfagnana. Siamo ottimisti, ma l'allerta resterà alta per tutta la notte e il primo gennaio sarà convocata l'unità di coordinamento".

POLEMICHE - Non mancano polemiche più e meno velate sul mancato finanziamento delle opere di messa in scurezza del bacino del Serchio e adesso su un presunto allarmismo ch avrebbe provocato una raffica di disdette in Versilia e dunque notevoli danni agli operatori turistici. Il numero due della Protezione Civile, De Bernardinis, ha detto che "fare prevenzione non significa fare allarmismo" e che tutto l’apparato ha lavorato al meglio "preparandosi a scenari peggiori e speriamo che i lavori ci porteranno a passare con tranquillità il primo dell'anno. Stiamo giocando la partita finale, ma sono sicuro che la vinceremo". Alle parole di De Barnardinis ha replicato il sindaco di Forte dei Marmi, Umberto Buratti. "Quando abbiamo parlato di allarmismo", ha detto, "non volevamo assolutamente riferirci al lavoro prezioso ed eccellente della Protezione Civile, che ringraziamo. Ma volevamo stigmatizzare il comportamento di alcuni media che hanno enfatizzato e distorto le notizie rappresentando falsamente una Versilia minacciata dall’alluvione. Ciò ha indotto molte persone a disdire le prenotazioni creando gravi danni ai nostri operatori turistici".

Marco Gasperetti

31 dicembre 2009(ultima modifica: 01 gennaio 2010)

 

 

 

 

 

2009-12-31

attese piogge più consistenti tra giovedì e venerdì

Massaciuccoli, un argine di 163 metri

contro la piena del fiume Serchio

La barriera costruita con 25 mila tonnellate di pietre. Pronti in ogni caso i piani di evacuazione

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Massaciuccoli, venerdì l'esondazione (29 dicembre 2009)

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A Torre del Lago si lotta contro il tempo per salvare la villa di Puccini dalla piena (29 dicembre 2009)

TORRE DEL LAGO (Lucca) – L'argine artificiale è pronto, 163 metri di lunghezza e sei di altezza, costruito con 25 mila tonnellate di pietre. Sarà l’ultima fortezza contro la piena del fiume Serchio prevista tra giovedì e venerdì. E sarà questa barriera, realizzata a tempi di record da oltre cinquecento uomini, a bloccare l’espandersi dell'esondazione, 23 chilometri quadrati di acqua e fango, che sta minacciando il lago di Massaciuccoli. C'è attesa e trepidazione, ma anche un cauto ottimismo. "L'obiettivo è stato raggiunto – dice il vice capo della Protezione Civile, Bernardo De Bernardinis -. Abbiamo stimato un’onda di piena che non dovrebbe superare i 300 metri cubi al secondo e i lavoro appena compiuto garantisce un portata sino a 750 metri cubi al secondo". Confortano anche le previsione meteo. La pioggia non dovrebbe superare gli 80 millimetri. "Quattro volte al di sotto delle precipitazioni che abbiamo avuto alla vigilia di Natale", spiegano i tecnici.

Il lago di Puccini minaccia la Versilia Il lago di Puccini minaccia la Versilia Il lago di Puccini minaccia la Versilia Il lago di Puccini minaccia la Versilia Il lago di Puccini minaccia la Versilia Il lago di Puccini minaccia la Versilia Il lago di Puccini minaccia la Versilia Il lago di Puccini minaccia la Versilia

PIANI DI EVACUAZIONE - Attenzione, però, l'emergenza non è ancora finita. Ci sono effetti aggiuntivi che potrebbero modificare la situazione. "Come la saturazione del terreno – spiega Giampiero Maracchi, ordinario di climatologia dell'Università di Firenze – che in Toscana adesso è alta perché è piovuto molto e soprattutto, con innalzamento delle temperatura repentina, si è sciolta la neve dei vari bacini. Questo determina un maggior fattore di rischio e dunque serve molta prudenza". Prudenza che ha spinto prefetture, comuni e province a preparare nuovo piani di evacuazione che interessano circa trecento persone. Non mancano le curiosità. Come la decisione dei balneari di Viareggio di mettere a disposizione della protezione civile bagnini, pattini e pedalò. "Non è una novità – dice Vincenzo Lardinelli, viareggino e presidente nazionale dei balneari Fiba – perché già per l’alluvione dell’Arno del 1966 partirono pattini per Firenze. Sono infatti imbarcazioni ottime capaci di navigare anche in emergenza". Intanto, mentre la Versilia aspetta la notte più lunga guardando il Lago ma anche prendendo d’assalto locali e ristoranti (tutti aperti, anche quelli vicini al Massaciuccoli), adesso piovono polemiche. E c’è chi si interroga sui mancati finanziamenti al piano di bacino che doveva mettere in sicurezza anche il fiume Serchio. "Il piano fu approvato nel 2004 – dice l’assessore alla Protezione civile ella Provincia di Pisa, Walter Picchi – e prevedeva una serie di opere a difesa degli argini. Doveva essere finanziato e invece dal governo non abbiamo visto niente". Il consigliere regionale Fabio Roggiolani, presidente della Commissione sanità, rivela anche progetti che avrebbero potuto complicare la situazione. "Nell’area alluvionata dovevano sorgere altri magazzini e un grande market, l’Ikea, con cinquecento addetti e migliaia di clienti al giorno. Meno male che c’è stata una forte opposizione al progetto e tutto è stato bloccato. Altrimenti adesso staremo a raccontare una catastrofe".

Marco Gasperetti

mgasperetti@corriere.it

30 dicembre 2009(ultima modifica: 31 dicembre 2009)

 

 

2009-12-30

MALTEMPO IN TOSCANA / Alcune famiglie già sfollate, sacchi di sabbia attorno agli argini

Massaciuccoli, venerdì l'esondazione

Le previsioni degli esperti. Predisposti piani di evacuazione a Viareggio, Camaiore e Massarosa

Militari durante la posa in opera dei sacchetti dei primi due punti nevralgici degli argini del Lago Massaciuccoli (Ansa)

Militari durante la posa in opera dei sacchetti dei primi due punti nevralgici degli argini del Lago Massaciuccoli (Ansa)

MILANO - L'esondazione del lago Massaciuccoli è prevista per venerdì. Lo si è appreso dopo la riunione in provincia a Lucca tra i comuni di Massarosa, Viareggio e Camaiore, il prefetto Carmelo Aronica e il presidente della Provincia Stefano Baccelli. La riunione è stata utile a concertare i piani di evacuazione della popolazione che vive nella prossimità del lago Massaciuccoli. Piani che prevedono, in caso di conferma delle previsioni, l'evacuazione delle case entro giovedì sera. La possibilità che il lago Massaciuccoli esondi, spiega da parte sua Bernardo De Bernardinis, vice capo del Dipartimento di Protezione civile, "è lo scenario peggiore, ma non è il più probabile". "Siamo in una fase di prevenzione - chiarisce De Bernardinis - per la quale stiamo lavorando con i sindaci dei paesi interessati, Pisa, Viareggio, Vecchiano e Massarosa, preparandoci anche alla possibilità che si realizzi lo scenario peggiore, che però non è il più probabile".

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I PRIMI INTERVENTI - Intanto a Pisa è stata aperta nella nottata l'Unità di crisi predisposta dalla Protezione civile. La zona industriale di Migliarino è già allagata, le abitazioni presenti nella zona sono state evacuate e gli sfollati accolti in strutture alberghiere. Tecnici della Protezione civile, militari e volontari hanno già sistemato decine di migliaia di sacchi di sabbia lungo gli argini del lago. Alle 6 di martedì mattina personale della protezione civile della Provincia di Firenze ha portato a Massarosa (Lucca) l'insacchettatrice della colonna mobile per permettere di velocizzare le operazioni di riempimento con sabbia dei sacchetti destinati a rinforzare gli argini del lago Massaciuccoli.nella tarda serata di lunedì sono state rese operative le pompe idrovore mobili messe a disposizione dal consorzio di bonifica Delta Po-Adige di Venezia. Le idrovore hanno una portata di 1.300 litri al secondo ciascuna e sono state posizionate all'altezza delle porte vinciane sul canale Burlamacca a Viareggio con l'intento di aiutare il Massaciuccoli a smaltire acqua. Con le due idrovore mobili già installate, la portata complessiva di scolo del canale sfiora i 4 mila litri al secondo che si vanno ad aggiungere ai 10 mila scolmati dalla Bufalina a Torre del Lago. Il collegamento delle nuove pompe ai generatori è stato fatto d'urgenza durante la serata e sotto la pioggia battente. Il deflusso del Burlamacca, che viene dal lago Massaciuccoli, è bloccato a causa della forte spinta contraria del mare che tiene chiuse le due grandi porte vinciane, impedendo di fatto all'acqua di passare. Resta alto lo stato di allerta.

NUOVE PIOGGE IN ARRIVO - La tracimazione del Massaciuccoli, noto come il "lago di Puccini" (il compositore aveva una casa a Torre del Lago) è data ormai per certa, visto che appare improbabile la riparazione degli argini del fiume Serchio all'altezza di Nodica, dove la fuoriuscita dell'acqua ha creato di fatto un altro lago che potrebbe andare a raggiungere il Massaciuccoli. Non solo. Le previsioni del tempo parlano di nuove piogge e questo fa ritenere che non si riuscirà ad avere un abbassamento del livello del lago su cui nelle ultime sei ore sono caduti 12,8 millimetri di pioggia. Il mare non riceve più le acque in uscita e il colmo sarà dunque raggiunto in poche ore, entro venerdì, appunto, secondo quanto prevedono le autorità che stanno seguendo il caso.

 

29 dicembre 2009(ultima modifica: 30 dicembre 2009)

 

 

 

 

ALLARME MALTEMPO in toscana

Versilia, arrivano anche le disdette

Il sindaco di Forte dei Marmi: "Telefonate proporzionali alle notizie allarmistiche su Serchio e Massaciuccoli"

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Massaciuccoli, venerdì l'esondazione (29 dicembre 2009)

FORTE DEI MARMI - Con la piena sono arrivate anche loro, inattese ed economicamente distruttive: le disdette. Una raffica in Versilia che ha raggiunto alberghi, ristoranti, locali da ballo, insomma quella "rete del divertimento" che proprio in queste ore si sta preparando per la notte più lunga, quella di San Silvestro, che da sempre richiama turisti da tutta Europa. Non si sono salvate neppure Forte dei Marmi e Pietrasanta, dove si trovano alcuni templi del divertimento notturno come la Capannina, la Bussola e il Twiga.

NOTIZIE ALLARMISTICHE - "Fax e telefonate di disdetta sono state direttamente proporzionali alle notizie spesso allarmistiche sulla piena del Serchio e sulla possibile esondazione del lago di Massaciuccoli - dice il sindaco Umberto Buratti - come se, in caso di alluvione l’acqua dovesse arrivare anche qui da noi. Impossibile. Anche se il Massaciuccoli tracimasse, ipotesi del resto molto remota come dicono i tecnici della Protezione Civile, neppure una goccia d’acqua raggiungerebbe il Forte o Marina di Pietrasanta. E lo stesso discorso vale per tutti i locali della costa della Versilia". Il presidente degli albergatori di Forte dei Marmi e della Toscana, Paolo Corchia, lancia un appello: "Chi vuole passare San Silvestro in Versilia venga tranquillo perché non avrà alcun problema. Le disdette sono assolutamente immotivate e io posso assicurare che in ogni caso, anche nella peggiore esondazione, nella Versilia delle vacanze non ci sarebbe alcuna conseguenza".

"DANNO IMMOTIVATO" - E invece secondo Corchia, le telefonate di disdetta stanno aumentando. "Un danno incredibile e immotivato che rischia di compromettere segnali di ripresa dopo un anno non esaltante", dice il leader degli albergatori. Il meteo. Quasi una maledizione per la Versilia. A Pasqua gli operatori turistici dichiararono guerra ai meteorologi che avevano previsto maltempo quando invece il solo splendeva e problemi si sono avuti anche in estate. Adesso le previsioni del tempo non c’entrano. "C’entra semmai un po’ di ignoranza geografica - spiega Buratti -. Si confonde la Versilia con il Pisano, il litorale con la collina. Nessuna alluvione da noi, nessuna frana. I signori turisti possono venire tranquilli a salutare un 2010 che tutti si augurano migliore di questo 2009 di crisi".

Marco Gasperetti

30 dicembre 2009

 

 

 

 

 

le immagini dovranno essere inviate entro IL 31 DICEMBRE 2009

La neve e le foto dei lettori

Il Corriere lancia il concorso

Gli scatti più belli delle nevicate a Milano e in Lombardia saranno scelti da una giuria e pubblicati sul quotidiano

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Maggiolino sotto la neve (foto inviata da Luigi Callegari)

Maggiolino sotto la neve (foto inviata da Luigi Callegari)

MILANO - L'iniziativa "Cronisti per caso" che abbiamo lanciato sul nostro sito in occasione della nevicata del 21 dicembre scorso ha avuto un grandissimo successo: oltre mille lettori hanno raccolto il nostro invito a fotografare la città imbiancata,. Interpretandolo nei modi più diversi: dalle file di biciclette gialle BikeMi ricoperte da un soffice cuscino bianco alla strada sotto casa trasformata in un paesaggio irriconoscibile, dall'incanto degli alberi dei parchi cittadini ai monumenti storici che appaiono sotto un aspetto insolito (guarda le foto). Tutti gli utenti registrati possono continuare a inviare al nostro sito (invia una foto) le loro fotografie - sempre sul tema "Milano sotto la neve – dicembre 2009" - fino al 31 dicembre: le più belle saranno pubblicate sul Corriere della Sera.

"Sorrisi mattutini" (foto inviata da Ilaria Santomanco)

"Sorrisi mattutini" (foto inviata da Ilaria Santomanco)

IL REGOLAMENTO - Tutte le fotografie saranno visionate e valutate sotto il profilo tecnico-artistico da una giuria specializzata composta da tre giornalisti del Corriere della Sera. Le opere fotografiche preferite, a insindacabile giudizio della giuria, saranno pubblicate nei giorni successivi al 4 gennaio 2010. A tale scopo, agli autori delle opere fotografiche selezionate dalla giuria e solo a questi, verrà richiesta una versione dell’opera fotografica in alta risoluzione, adeguata al formato stampa. Ogni partecipante è responsabile per la propria opera fotografica garantisce di essere autore nonché di vantare tutti i diritti di utilizzazione e sfruttamento dell’opera fotografica. L’Autore dichiara di manlevare e tenere indenne le società RCS Digital S.p.A. e RCS Quotidiani S.p.a. da qualsiasi pretesa, azione, richiesta di risarcimento in ogni caso connessa alla pubblicazione dell’opera fotografica. Le opere fotografiche non potranno includere marchi e segni distintivi o qualsiasi bene oggetto di privativa di terzi. Non saranno pubblicate opere fotografiche contenenti immagini di minori riconoscibili. Le società RCS Digital S.p.A. e RCS Quotidiani S.p.A. non potranno essere ritenute in alcun modo responsabile dell’uso che terzi potranno fare delle foto pubblicate nel sito.

 

22 dicembre 2009(ultima modifica: 30 dicembre 2009)

 

 

 

 

 

REPUBBLICA

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2010-01-04

 

 

 

 

 

2010-01-01

Massaciuccoli, resta l'allarme

Allagata la superstrada Fi-Pi-Li

Continua l'emergenza maltempo in Toscana. Resta l'allarme per la situazione del lago Massacciuccoli. L'Arno ha raggiunto i 5 metri in città. Chiusa per allagamenti la superstrada Fi-Pi-Li tra Pontedera e Ponsacco. Sfollate per frane tre famiglie a Camaiore. Isolate sette frazioni del comune di Stazzema

di Laura Montanari

Passate due ondate di piena sul Serchio senza che ci sia stata la temuta esondazione del lago di Massaciuccoli dove resta la situazione di emergenza. Si attende una nuova prevista per le 16. Intanto anche il resto della Toscana vive ore di preoccupazione. Gonfi molti fiumi. L'Arno a Firenze ha raggiunto i 5 metri in città, ma ora sta scendendo. Allerta per l'Ombrone pistoiese e per il Bisenzio. A causa di alcuni allagamenti è chiusa in direzione mare la superstrada Fi-Pi-Li tra Pontedera e Ponsacco.

A Torre del Lago i ristoratori sono stati la notte a guardia dei locali: annullati tutti i cenoni e i pranzi di Capodanno. Migliaia di sacchetti di sabbia fanno da barricata alla villa di Puccini e alle case della frazione di Viareggio, per proteggerle in caso di esondazione del lago di Massaciuccoli. Eugenio Vassalle, capo della protezione civile di Viareggio, spiega: "L'emergenza non è passata, aspettiamo di vedere come sarà la piena delle 16. Il primo grado di allerta scatta se l'acqua bagna i sacchetti: in questo caso allontaneremmo una parte della popolazione, cioè 880 persone. Al secondo grado di allerta l'evacuazione riguarderebbe 2.800 abitanti, che salirebbero a 4.200 con il tenzo grado".

Il livello del lago Massaciuccoli, secondo quanto appreso dal Consorzio di bonifica, è cresciuto di circa due centimetri. Sono previste piogge almeno fino alla serata. Dopo la scoperta di infiltrazioni sull'argine ricostruito faticosamente negli ultimi giorni a Nodica, nel comune di Vecchiano sul fiume Serchio, è stato alzato il livello d'allerta. Secondo le condizioni metereologiche della capitaneria di porto, il mare è molto mosso, con onde fino a 3 metri, e non consente il deflusso dei canali. I vigili del fuoco, la protezione civile e i tecnici della Bonifica stanno intervenendo anche su un argine del torrente Teso, che attraversa Lido di Camaiore.

Paura per le frane in varie zone della regione. Tre famiglie, dieci persone in tutto, sono state fatte evacuare a Nocchi, frazione di Camaiore (Lucca), a causa di un vasto fronte franoso. I vigili del fuoco e uomini della protezione civile stanno monitorando il fiume Cascina a Ponsacco. Preoccupa una strozzatura naturale del corso d'acqua: se il livello del fiume dovesse continuare a crescere potrebbero esserci problemi per una decina di famiglie, circa 40 persone. Sette frazioni isolate, una frana incombente che rischia di rendere irraggiungibile il comune di Stazzema, strade comunali sbarrate da frane di fango e massi.

La pioggia che cade da ore senza pause sta mettendo in ginocchio, dopo la Lucchesia, anche l'Alta Versilia. A soffrire maggiormente del maltempo sono i comuni di Stazzema e di Seravezza: il località Marcaccio una vecchia frana con un fronte molto ampio si sta muovendo e mette a rischio l'unica strada che congiunge il comune di Seravezza a quello di Stazzema.

Proprio nel comune di Stazzema, alcune frane hanno isolato sette frazioni per le quali è impossibile anche l'accesso ai mezzi di soccorso. E' comunque garantito il presidio della Pubblica assistenza. Una scuola è stata danneggiata nelle strutture portanti in frazione Terrinca. In tutti i casi sono stati avviati lavori di somma urgenza. Nel comune di Pietrasanta si contano 11 frane e molti allagamenti mentre tra Camaiore e Lido di Camaiore sono state fatte sfollare 4 famiglie. Monitorato il torrente Teso a causa di infiltrazioni negli argini. Ancora problemi per frane in Garfagnana dove sono in atto lavori di somma urgenza

(01 gennaio 2010)

 

 

 

2009-12-31

In Toscana allerta meteo. Occhi puntati sul lago. "Nessuna novità nella notte"

Previsti anche forti temporali. Indagano le Procure: l'ipotesi di reato di disastro colposo

Massaciuccoli: esondazione poco probabile

Argini rinforzati, pronti piani di evacuazione

Massaciuccoli: esondazione poco probabile Argini rinforzati, pronti piani di evacuazione

LUCCA - In Toscana sono in arrivo piogge intense e forti temporali, che si concentreranno soprattutto nelle prossime 48 ore. Nella zona del lago di Massaciuccoli è stato di allerta, anche se i lavori condotti dalla Protezione civile nelle ultime 72 ore dovrebbero aver reso "poco probabile" il rischio di una esondazione. Nelle province di Pisa e Lucca si corre ancora contro il tempo per scongiurare i danni di una nuova piena, che gli esperti avevano prefigurato proprio per il primo giorno del 2010.

Il lago di Massaciuccoli. Non sono intervenute novità nella notte, il lago è stabile. Lo rende noto il Consorzio di bonifica Versilia Massaciuccoli: "Il posizionamento dei sacchi di sabbia per rinforzare gli argini è concluso. Ora aspettiamo di capire quel che accadrà nelle prossime ore". Secondo il vice capo operativo della protezione civile, Bernardino De Bernardinis, "la probabilità che il lago esondi è bassissima". "Se la perturbazione resta fedele alle nostre previsioni - precisa - il lavoro fatto finora dovrebbe garantirci uno scenario ottimistico". Nel caso in cui le difese dovessero cadere, ci sarà "una piccola evacuazione, parziale, della popolazione di Massarosa e Viareggio".

La falla sul Serchio. Si continua a lavorare per riparare la falla sull'argine del Serchio, abbattuto dalla piena che, nella notte di Natale, con un fronte di 170 metri, ha sommerso i comuni di Vecchiano e Nodica. Bisogna concludere il prima possibile: sulla Toscana piove ancora e le precipitazioni saranno più consistenti nelle prossime ore.

Protezione civile: evitare allarmismi. Bernardo De Bernardinis si dice ottimista e invita a evitare allarmismi: "Stiamo lavorando sulla falla con 80 mezzi, 24 ore su 24. Nel momento in cui riuscissimo a chiuderla già di base avremmo delle portate significative di piena che potrebbero passare senza rialimentare la zona depressa". Intanto, vigili del fuoco e volontari della Protezione civile aiutano gli sfollati a recuperare oggetti di prima necessità nelle loro abitazioni.

La villa di Puccini. Emergenza anche nelle altre province colpite dall'alluvione. Nel Pistoiese, nella notte, i vigili del fuoco sono intervenuti per l'allagamento di seminterrati a Pistoia e Montale. A Pracchia continuano i lavori per realizzare il bypass sul fiume Reno per evitare esondazioni in caso di nuove precipitazioni. Prosegue la messa in sicurezza dei tesori di Giacomo Puccini, la cui casa-museo si trova a Torre del Lago, frazione di Viareggio.

Provincia di Lucca. Ieri si sono portati avanti i lavori di consolidamento e rialzo degli argini del lago. Tre idrovore nella zona di Massarosa hanno pompato acqua verso il mare. Oltre al problema del lago di Massaciuccoli (dove tra l'altro sono state organizzate speciali squadre antisciacallaggio) resta pesante la situazione in altre aree della provincia di Lucca: in particolare si registrano 22 frane, 7 frazioni di montagna isolate, 4 strade provinciali e 50 comunali interrotte.

Toscana, allerta meteo. E' scattato ieri a mezzanotte e durerà fino a sabato 2 gennaio 2010: un avviso di "criticità regionale"; in particolare nelle zone di Magra, Versilia, Serchio, Basso Serchio, Sieve, Ombrone, Bisenzio, Valdinferno, Reno, Santero, Foce dell'Arno e Isole, la Protezione civile parla di "criticità elevata".

Piano di evacuazione. Il piano di eventuale evacuazione delle popolazioni è pronto e, secondo le previsioni degli esperti, se la situazione dovesse peggiorare verrà messo in pratica la notte di Capodanno. Stamani alla Provincia di Lucca i tecnici si sono riuniti per verificare lo stato del piano predisposto a seguito del nuovo allerta meteo. In particolare, i tecnici dei Comuni di Massarosa, Viareggio e Camaiore saranno chiamati a fornire il numero delle persone da evacuare e a indicare i centri di accoglienza individuati.

Le Procure indagano. Sulle esondazioni le Procure di Lucca e Pisa hanno aperto un fascicolo contro ignoti. L'ipotesi di reato è quella di disastro colposo: un atto dovuto, per verificare se le rotture degli argini siano catalogabili come eventi eccezionali, o se invece siano state causate da cattiva manutenzione.

(30 dicembre 2009) Tutti gli articoli di cronaca

 

 

 

 

 

2009-12-30

Secondo le previsioni venerdì il lago potrebbe allagare Viareggio, Camaiore e la Lucchesia

Pronti i piani di evacuazione degli abitanti, da attuare entro giovedì sera

Maltempo, aumenta la paura in Toscana

Massaciuccoli a rischio esondazione

Maltempo, aumenta la paura in Toscana Massaciuccoli a rischio esondazione

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Multimedia

* LE FOTO

* AUDIO: I timori dell'assessore

LUCCA - La popolazione che vive intorno al lago Massaciuccoli è pronta ad abbandonare le proprie case. L'esondazione è prevista per venerdì e durante una riunione in provincia a Lucca sono stati definiti i piani di evacuazione degli abitanti della zona: se le previsioni saranno confermate, verranno attuati entro giovedì sera. Per tutta la notte, sotto l'acqua battente e con la luce delle fotocellule, sono proseguiti i lavori per tentare di arginare il lago che rischia di allagare Viareggio, Camaiore e la Lucchesia. L'allarme rimane alto anche per il livello del fiume Serchio.

Intorno al lago si lotta contro il tempo. Al personale che già opera sul posto si aggiungeranno in giornata 40 volontari provenienti da altre aree della Toscana e altri 50 militari si uniranno ai 50 già impegnati nella zona.

''Se non si riesce a tenere la situazione, allora è un problema grave - dice Fortunato Angelini, presidente del Consorzio di bonifica - Se vanno via gli argini il danno è enorme. Per le case, le aziende. E per il lago di Massaciuccoli che rischiamo di perdere''. Tutto il mondo è attento a quanto sta accadendo al lago di Puccini: ''Mi hanno chiamato anche dalla Spagna per sapere''.

Per tutta la notte ha continuato a piovere e per i prossimi giorni le previsioni sono anche peggiori. Impossibile che l'acqua defluisca per via naturale attraverso il canale Burlamacca, già gonfio al punto che il molo è invaso dall'acqua. L'unica speranza sono le idrovore arrivate dal Veneto.

In Lucchesia sono sempre isolate 13 frazioni di montagna e rimane difficilissima la situazione delle strade. La pioggia caduta abbondante nella notte ha provocato nuove frane e smottamenti. Nel comune di Stazzema, sulla strada provinciale per Arni, una consistente caduta di massi ha provocato la chiusura totale della carreggiata e la circolazione viene deviata su una viabilità alternativa decisamente sottodimensionata rispetto al flusso di traffico tipico della provinciale. Una frana caduta sulla provinciale 9 nel comune di Seravezza ha interrotto la strada che è una delle due arterie che consente di arrivare a Stazzema, ora raggiungibile solo da Basati. A Castiglione Garfagnana una frana minaccia un condominio.

(29 dicembre 2009)

 

 

 

 

 

ALLUVIONE DI NATALE

L'Aurelia resta ancora chiusa

Brennero chiuso a Popiglio

Chiusa la statale del Brennero per una frana. Anche l'Aurelia tra Viareggio e Pisa resta ancora chiusa. E il rischio di esondazione del lago di Massaciuccoli rende incerti i tempi per la riapertura. Le piogge di questi giorni rendono pericoloso viaggiare in tutta l'area comprese autostrade e Fi-Pi-Li che comunque restano aperte dopo la chiusura dei giorni di Natale.

di Giovanni Neri, Gabriele Dini

Brennero di nuovo chiuso a Popiglio per una grossa frana. La statale 64 Porrettana resta interrotta a Pavana, per una frana. Grosse difficoltà per chi si deve muovere sull'appennino pistoiese.

Ma l'area più critica resta quella della versilia e di Pisa. L'Aurelia non riapre. L'alluvione di Natale non è ancora rientrata e il rischio esondazione del lago di Massaciuccoli rende ancora più incerti i tempi per una riapertura.

Le previsioni del tempo indicano per i prossimi giorni forti venti, mare forza otto e nuove piogge. Difficoltà potrebbero registrarsi quindi su tutta la costa - anche al di fuori dell'area del lago di Massaciuccoli a rischio esondazioni - a cavallo del Capodanno. A Livorno si prepara la chiusura delle vie litoranee per il pericolo onde.

Riaperta a tempo di record, grazie al lavoro delle squadre di operai impegnate per giorni, l'autostrada A12 tra Genova e Livorno. Il traffico procede su un'unica corsia e quindi sono previsti rallentamenti e code. Aperta anche l'A11 tra Pisa e Firenze. Il casello di Pisa Nord resta chiuso. Al momento, nel tratto di A/11 che è stato riaperto, il transito dei veicoli viene permesso con un limite di velocità massimo di 60 chilometri orari e soltanto sulle corsie di sorpasso di entrambe le carreggiate; le corsie di marcia e di emergenza non sono ancora praticabili.

Area Pisa-Viareggio. Sull'A 12 si circola a doppio senso con scambio di carreggiata per un lunghezza di circa 2/3 chilometri. E' stato riaperto il tratto dell' autostrada A11 Firenze-Pisa, compreso tra l'allacciamento con la diramazione Lucca-Viareggio e l'allacciamento con l'autostrada A12 Genova-Livorno, in entrambe le direzioni. Per informazioni si consiglia di chiamare il Call Center Autostrade al numero 840-04.21.21.La statale 1, vale a dire l’Aurelia, resta interrotta nel comune di Vecchiano, tra Migliarino e Torre del Lago.

VIABILITA' ALTERNATIVA: Pisa, San Giuliano, Lucca via Foro, Bretella Viareggio

Cantieri in corso sul viadotto Montramito. Coda continua di 2-3 km.

Area della Versilia. Ancora non risulta transitabile la Sp 10, interrotta da Seravezza a Stazzema. Un altro problema di code si registra sulla bretella Lucca Viareggio, tra Massarosa e Viareggio. Sul viadotto Montramito ci sono i cantieri aperti e si procede su corsia unica, ciò implica la formazione di incolonnamenti di 2-3 km. Salt dice di non poter interrompere i lavori di sostituzione del guard rail, altrimenti il viadotto rimarrebbe senza protezioni laterali.

Area di Lucca. Riaperta la Sarzanese a doppio senso di circolazione. Nonostante l’apertura è consigliabile utilizzare percorsi alternativi. Per quanto riguarda le strade del Serchio è stata riaperta quella sulla riva sinistra, per San Romano, mentre quella sulla riva destra per Camporgiano resta tuttora chiusa. La viabilità alternativa è quella che transita da Orecchiella e Careggine.

VIABILITA' ALTERNATIVA: da Orecchiella e Careggine

Area pistoiese. Brennero di nuovo chiuso a Popiglio per una grossa frana.

La statale 64 Porrettana resta interrotta a Pavana, per una frana. Al km 30 e 400 risulta la deviazione per sole auto. Anas stima di non poter riaprire la strada prima di due o tre giorni. Riaperta intorno alle 18,30 la statale 632, o traversa di Pracchia, che era stata chiusa a causa della frana di un milione di metri cubi di terra nell’argine del Reno.

Area livornese. La Protezione civile del Comune di Livorno comunica che per il primo gennaio è "prevista una forte libecciata con raffiche di vento dai 33 ai 47 nodi (80-90 km all'ora)". "La maggiore intensità del vento - spiega la nota della Protezione civile livornese - è prevista tra le 15 e le 22, con onde alte tra i 5 e i 6 metri sulla costa", che significa avere un mare a forza otto. L'amministrazione comunale "invita i cittadini alla prudenza e a limitare il transito sul lungomare". Secondo il Comune potrebbe essere necessario chiudere il viale a mare nel tratto prospiciente la Terrazza Mascagni.

(30 dicembre 2009)

 

 

 

 

L'UNITA'

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2010-01-04

 

 

 

 

 

2010-01-01

2009-12-30

Acqua e Protezione civile Lo Stato si consegna ai privati

di Bianca Di Giovannitutti gli articoli dell'autore

"Lo Stato è con voi".Con queste parole Guido Bertolaso ha salutato ieri gli alluvionati di Lucca. Chissà se potrà dire lo stesso tra qualche mese, quando sarà operativa la Protezione Civile Spa varata con il decreto milleproroghe (ma non ancora pubblicata in gazzetta)? È quello che gli chiederanno oggi i lavoratori del dipartimento, in un comunicato di fuoco. Ed è quello che tutti i cittadini dovranno chiedersi, d’ora in poi, in parecchie occasioni. Dove va a finire lo Stato con la Difesa Spa inserita in Finanziaria? Dove va a finire con la privatizzazione obbligatoria dei servizi idrici, disposta nel decreto Ronchi? In questo scorcio del 2009 il centrodestra al potere ha realizzato buona parte del suo disegno demolitore dei servizi pubblici.

NUOVO STATO

Ma non sempre lo Stato è "retrocesso ". Anzi. In alcune occasioni si è fatto fin troppo avanti, invadendo campi che non gli sarebbero propri. Èil caso della Banca del Mezzogiorno. Giulio Tremonti avrebbe voluto un’istituzione direttamente dipendente dal Tesoro. Ma la legge lo impedisce, così ha dovuto ripiegare su un comitato promotore "caldeggiato" dal dicastero. Protagonismo pubblico anche nei rapporti (tipicamente di mercato) tra banche e imprese, dove Tremonti ha "benedetto " intese, accordi, concertazioni, solitamente lasciate alle iniziative del business. Così in questi pochi mesi lo Stato ha cambiato forma e funzione: non più garante di servizi universali,maattore in "giochi" economici. Una trasformazione in cui a perdere sono proprio le fasce deboli. Nella sua lettera d’auguri di fine anno ai dipendenti, Bertolaso parla di "una nuova società destinata a facilitare il nostro lavoro, una diversa struttura per la gestione dei grandi eventi". La Protezione Civile Spa servirebbe a questo: rendere le cose più facili. Non una parola sui rapporti istituzionali con le amminitrazioni locali. Il capo dipartimento parla di "una piccola flotta" di persone, che "al timone avrà gente nostra" (vuol dire competente e addestrata dall’esperienza della Protezione Civile). Ma francamente il senso dell’affiancamento di una "flottiglia" alla "nave madre" non si comprende affatto. Il vero senso resta nascosto: la verità è che se finora lo Stato si faceva garante delle emergenze nazionali, attraverso i canali istituzionali, d’ora in poi si creerà un centro di gare d’appalto che deciderà i lavori da effettuare e le aziende coinvolte. Non sembra esattamente la stessa cosa. Business e stellette, invece, nella Difesa Spa. Al nuovo organismo, voluto da Ignazio La Russa e dal sottosegretario Guido Crosetto, si affidano le attività di "valorizzazione e gestione, fatta eccezione per quelle di alienazione, degli immobili militari ". Questa la vera partita, che fa gola ai vertici del ministero, chiamati a scegliere l’intero board della nuova società senza alcun filtro pubblico. La foglia di fico, propagandata soprattutto da Crosetto, sono i diritti sull’immagine dei simboli militari che d’ora in poi l’esercito potrà pretendere. Saremmo curiosi di sapere quanto pagherà Mediaset per una ipotetica fiction sui Carabinieri o sui paracadutisti. Tutti da verificare anche i vantaggi economici della privatizzazione dei servizi idrici imposta per decreto agli enti locali. La disposizione è passata grazie alla fiducia, e con parecchi mal di pancia soprattutto della Lega. Nel testo si precisa che la proprietà pubblica del bene acqua dovrà essere garantita (grazie a unemendamentoPd) e che ad andare a gara è soltanto la distribuzione. L'articolo in questione prevede che la gestione dei servizi pubblici locali sarà conferita "in via ordinaria" attraverso gare pubbliche, mentre la gestione in house sarà consentita soltanto in deroga e "per situazioni eccezionali ". Le deroghe alla gara sono soltanto virtuali: lo sanno bene i cittadini che in alcune zone dove il pubblico è efficiente hanno cominciato a protestare. Manon sono stati ascoltati.

29 dicembre 2009

 

 

 

 

Allarme bomba a Malpensa. Fatto brillare un pacco

Allarme bomba a Malpensa per un bagaglio sospetto. La segnalazione è arrivata attorno alle 13.10 al check-in 10. Sul posto sono accorsi gli artificieri.

Era dotato di innesco e di una ricevente di una radio il rudimentale pacco bomba fatto brillare dagli artificieri all'aeroporto di Malpensa, secondo quanto si apprende dalla Polaria dello scalo. Non è stato possibile al momento accertare se ci fosse anche dell'esplosivo nel pacco della grandezza di venti centimetri per dieci.

29 dicembre 2009

il SOLE 24 ORE

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2010-01-04

 

 

 

 

 

2010-01-01

2009-12-30

Lago Massaciuccoli, l'Eden di Puccini

ora spaventa la Versilia

29 dicembre 2009

"Dai nostri archivi"

Maltempo: Toscana in allerta, venerdì è attesa l'esondazione del lago di Massaciuccoli

Benvenuti, Puccini!

Puccini e la fanciulla

Puccini e la fanciulla

Puccini e la fanciulla

"Padule immenso. Tramonti lussuriosi e straordinari. Aria maccherona d'estate, splendida di primavera e di autunno. Vento dominante, di estate il maestrale, d'inverno il grecale o il libeccio". Così il compositore lucchese Giacomo Puccini descriveva il lago di Massaciuccoli, i cui argini sono minacciati dalla piena del fiume Serchio, mentre il livello delle sue acque è tale da rischiare l'esondazione.

Sulle sponde del lago si affaccia la villa dove il Maestro trascorse quasi venti anni, dal 1900 fino al 1919. Puccini amava a tal punto il luogo da non riuscire a distaccarvisi per troppo tempo, arrivando addirittura ad affermare di essere "affetto da laghite acuta". Qui il maestro compose opere di grande successo e tutte dedicate a donne: Bohème, Tosca, Madama Butterlfy. Sul lago, oltre alla composizione, Puccini, si dedicava all'organizzazione di imponenti battute di caccia e di grandi feste alle quale amava invitare gli amici artisti.

Dopo la morte, il rapporto di indentificazione del luogo con il compositore crebbe fino a spingere le autorità, nel 1938, a rinominare Torre del Lago, la cittadina affacciata sulle rive di Massaciuccoli, in Torre del Lago Puccini. Dal 1930 le sponde del lago ospitano il Festival lirico dedicato al maestro e da lui voluto. Dal 1966 le sponde del lago ospitano anche un teatro all'aperto (rinnovato nel 2008), con 3.200 posti. Nella villa del maestro oggi c'è anche un museo a lui dedicato e in una cappella è sepolto il musicista insieme alla moglie, al figlio e alla nuora. In vista della possibile e temuta esondazione del lago di Massaciuccoli, Simonetta Puccini, nipote di Giacomo Puccini, sta cercando di mettere in salvo gli arredi della villa del maestro: i mobili sono stati sollevati da terra appoggiandoli su file di mattoni.

Oggi Massaciuccoli fa parte del Parco regionale di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli, comprendente 24mila ettari di spiagge, pinete e zone palustri che ospitano una fauna ricchissima. Il lago si estende per circa 700 ettari, e la profondità media delle sue acque è di 1,6 metri, con punte di 3-4 metri.

29 dicembre 2009

 

 

 

 

 

Allagamenti in Toscana, Bertolaso pronto

a chiedere lo stato d'emergenza

26 dicembre 2009

"Dai nostri archivi"

Maltempo: frane e allagamenti in Liguria e in Toscana

Maltempo: Toscana in allerta, venerdì è attesa l'esondazione del lago di Massaciuccoli

Proclamato lo stato di emergenza in Piemonte e Valle d'Aosta

Calabria chiusa per frane

Addio alla Protezione civile Bertolaso si dà al volontariato

"Il governo farà sicuramente la dichiarazione di stato di emergenza alla prima riunione utile del consiglio dei ministri" ha detto il responsabile della Protezione civile, Guido Bertolaso, dopo aver effettuato il sopralluogo delle zone alluvionate in Toscana e aver incontrato gli Enti locali e i prefetti di Pisa e Lucca. La situazione nella zona resta critica a causa delle frane e dell'esondazione del Serchio.

Disagi si sono riscontrati in diversi tratti della rete stradale. Come sull'Aurelia, nel comune di Vecchiano (Pisa), dove un tratto di circa 1,3 km, è completamente allagato a causa dell'esondazione del fiume. Al momento, a causa della contemporanea chiusura dell'Aurelia e delle autostrade A12 Genova-Livorno nei pressi di Pisa e A11 nel tratto compreso tra l'allacciamento della A12 e Pisa Nord, tutto il transito diretto da sud verso Genova (e viceversa), lungo il corridoio tirrenico, è costretto a passare sulla SS12 Raddoppio, il che provoca rallentamenti e accodamenti.

 

Il Maltempo non risparmia altre regioni. A Nord si segnala l'isolamento del paese di Val Masino, in provincia di Sondrio. Alle prime ore del mattino dei grossi massi si sono staccati dalla montagna finendo a valle, e per questo motivo è stata chiusa al traffico la statale 401 della Val Masino all'altezza di Ponte del Baffo, nel comune di Ardenno.

I detriti si sono fermati lungo un sentiero a ridosso degli alberi, senza invadere la carreggiata, ma per ragioni di sicurezza le autorità hanno imposto la chiusura della strada e così i circa mille abitanti di Val Masino sono isolati dal resto della Valtellina come già accaduto a inizio dicembre, quando una frana di notevoli dimensioni ha interrotto la viabilità della strada provinciale n.9.

In netto miglioramento la situazione dei fiumi in Emilia-Romagna. In particolare i tre che avevano provocato più allarme, il Secchia e il Panaro nel modenese e il Reno nel bolognese, secondo la Protezione Civile regionale stanno defluendo regolarmente. Restano chiusi per precauzione due ponti sul Secchia, a Concordia e il ponte della Motta a Cavezzo, sempre nel modenese, ma tutti gli altri sono stai riaperti. Anche gli sfollati, la ventina del bolognese e i 400 di Bomporto, sono tornati alle loro abitazioni.

26 dicembre 2009

 

 

 

 

 

 

 

FAMIGLIA CRISTIANA

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http://www.italysoft.com/news/famiglia-cristiana.html

http://www.sanpaolo.org/fc/default.htm

2009-12-24

 

 

PANORAMA

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IL MATTINO

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LA STAMPA

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